lunedì 12 aprile 2010

Donazioni


Ricevo, come molte altre persone, lettere richiedenti donazioni per le cause più varie: spesso riguardano bambini bisognosi di tutto. Naturalmente vengo colpita dalle immagini e sento profondamente l'ingiustizia che colpisce chi nasce in certe aree del mondo.

Però le richieste sono tante, riguardano anche le malattie che più ci flagellano, ed anche a queste problematiche illustrate è difficile restare indifferenti. Poi ci sono le innumerevoli onlus tipo Emergency o Medici senza frontiere di cui apprezzo il lavoro. Ed il quesito che spesso mi pongo è se dare il mio (certo piccolo contributo) a una grande organizzazione, che però spende grande parte della raccolta per sorreggere se stessa o ad una piccola che a sua volta possiede meno strumenti per riuscire nei propri intenti.



Una scelta però sono riuscita a farla: quando ricevo lettere voluminose, piene di cartoline, blocchetti appunti con indicato il mio nome, biglietti natalizi, pasquali che, malgrado il pessimo gusto, saranno costati comunque diversi euro, rimando il tutto al mittente. Compro una grossa busta, scrivo una lettera spiegando
i motivi e chiedendo di non inviarmi più nulla, vado alla posta
per mettere un'affrancatura adeguata e per effettuare un'invio più veloce. Faccio una cosa stupida? Forse, ma alcune di quelle richieste hanno un odore di imbroglio e cestinare semplicemente, mi sembrerebbe di buttare via tutti quei visi di bambini, che vengono spregiudicamente usati.

Lo so che è difficile cercare un'etica in tutte le cose, ma, quando mi sembra di dare una risposta giusta, mi sento meglio e "partecipante".


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