mercoledì 31 marzo 2010



Astensionismo elettorale


Sono andata a votare domenica scorsa, anni fa non mi perdevo un'elezione e regolavo le mie vacanze anche in base a queste. Da qualche tempo non lo faccio più: se sono a Milano ci vado, altrimenti non mi faccio più problemi di "doveri".

Alle scorse politiche ero in Australia avevo votato mentalmente ed il mio candidato ha perso.

Questa volta il mio candidato ha perso comunque malgrado la mia presenza. Quindi per quanto mi riguarda penso che anche l'astensionismo sia più per indifferenza o disamore che per protesta.

lunedì 29 marzo 2010

Tortine della nonna e junk food




Ho letto spesso in questi giorni articoli sui giornali che accostavano il "cibo spazzatura" (junk food) all'obesità, e che, tra l'altro, gli ingredienti grassi e zuccherini porterebbero ad una dipendenza.

In zona Washington c'è una vecchia panetteria, per intenderci con un bancone, gli scaffali contenitori per il pane e delle mensole che i proprietari riempiono senza troppa cura estetica i dolci e pani speciali di loro produzione. Niente a che vedere con quei negozi che espongono dolcissima merce in locali finto rustico e finto casalingo.
Si comincia in genere col prendere due tortine "al posto della frutta" per la sera ed altre due "per colazione al mattino". Poi, secondo le stagioni, si può variare con i panettoncini o lo colombe monoporzione (si fa per dire sono 150 gr.cad.).




Per continuare sulla panetteria in questione posso anche raccontare che una mia carissima amica vi si è recata per lunghi periodi ad acquistare ogni sera due o tre dolci (non ricordo di quale tipo) che mangiava avidamente prima di mettere piede in casa: il risultato è stato che, con il loro importante contributo, la mia amica è diventata obesa.

Una sera che mi ero decisa un po' tardi al rito della "tortina" ed ho saputo dal panettiere che gliene erano rimaste proprio solo due: perchè un ragazzo che immancabilmente ogni sera ne passava a prenderne due, stranamente non si era fatto vedere (forse stava disintossicandosi).

Questo gioco dei dolcetti mi ha comportato un aumento di 3 kg. in tre mesi, ciò anche alla persona che mi vive accanto.

Un altro cibo compulsivo l'ho sperimentato con degli ottimi biscotti integrali (30 cal. cad.) in pacchettini da sei. Mi si infilavano nella mente e non potevo resistere dal finire, in poco tempo, la confezione per prenderne un'altra. Mi dicevo: "Visto che desidero tanto il cibo dolce, almeno questo è integrale, e contiene poche calorie" ......e via con scatole intere.

Secondo la mia esperienza non è necessario che il cibo sia di scarsa qualità, possono essere anche le merendine casalinghe, i dolci integrali e qualsiasi cosa si voglia trangugiare con voracità per colmare il vuoto che abbiamo dentro a crearci "dipendenza".

venerdì 19 marzo 2010

Due modi per spostarsi in città



allegro Hong Kong



Disinvolto Sindney

venerdì 12 marzo 2010




Un pensiero ai terremotati cileni

venerdì 5 marzo 2010

Il solito?



Al mattino nella prima uscita mi capita frequentemente di gustarmi un buon caffè macchiato: ormai ho selezionato i bar di zona e mi sono fatta il mio giro.


Nel pomeriggio con la seconda uscita, in genere prendo un orzo sempre macchiato, e qui altra selezione di locali, perchè non necessariamente ad un buon tradizionale caffè corrisponde un orzo fatto come si deve.


Questo soprattutto d'inverno. Per variare a volte prendo un ginseng o classicamente cappuccio e brioche. D'estate nel pomeriggio il caffè può essere freddo oppure una bella spremuta mista arancio e pompelmo.


Appena entro in un bar -frequentato da due o tre volte- subito mi si rivolge il barista con un: "il solito" e senza attendere la risposta si precipita a prepararmi quello che ritiene sia l'usuale. In una tabaccheria addirittura, visto che ci vado spesso con Vinicio, si precipitano a preparare due caffè anche se sono sola!

Non ho il coraggio di frenare la loro solerzia, ed allora o suddiviso i bar secondo la consumazione che mi preparano generalmente:

caffè per me ed orzo per Vinicio da "Sorriso"
orzo da "Motondo"
e così via, ma non riesco a capire se il "solito" sia legato ai baristi che poi forniscono il miglior prodotto, o se scelgo persone particolarmente professional/nevrotico. Di sicuro ho capito di me stessa che preferisco crearmi itinerari fantasiosi piuttosto che rispondere: "no, grazie, oggi preferisco............."