INDIA DEL SUD

anticipazione

INVITO AL CONSUMO

A Milano manca la fantasia (tra le altre cose), per incrementare i consumi questo locale offre "tutta la birra che vuoi" a prezzo fisso.

Possibile che non abbiano nient'altro da offrire che la sbronza di gruppo?

CAVI DI LAVAGNA

i bagni Enrica dopo il nubifragio che ha colpito la Liguria visti in una splendida giornata.

DIMISSIONI

ASSEDIO DI LENINGRADO 8/8/41- 18/1/44

L'armata tedesca decise di assediare Leningrado per occuparla e celebrare in questa città la vittoria nazista sulla Russia. I militari accerchiarono la città bloccando tutte le vie d'accesso. Solo nell'inverno del 1941 i russi riuscirono ad aprire un piccolo corridoio sulla superficie del lago Ladoga ghiacciato, permettendo l'arrivo di qualche rifornimento.

Leningrado che nel 1939 contava una popolazione di 3,2 milioni di cittadini si ritrovò alla fine dell'assedio (900 giorni) a 2,5 milioni di persone circa.

Le razioni alle famiglie venivano via via ridotte ed il poco cibo (100 gr. di pane al giorno) veniva diviso privilegiando i figli più forti: quelli che avrebbero avuto maggiore possibilità di sopravvivere.

Le poche notizie e musica classica venivano trasmesse da Radio Leningrado. Shostakovich compose sotto i bombardamenti la Sinfonia di Leningrado.

Straziante il video proiettato nel memoriale in Ploshad' Pobedy, dove si vedono persone vagare (tra i morti per fame e gelo sui marciapiedi) alla ricerca di qualcosa che li potesse tenere in vita un giorno di più.

Il mio balcone è inquietante

MONASTERO DI SAN CIRILLO del Lago Bianco

Fondato nel 1397 da Cirillo Belozerskij il complesso, racchiuso da possenti fortificazioni, comprende due monasteri e numerose chiese. In passato è stato uno dei più importanti luoghi di culto della religione ortodossa ora ospita un museo di prezione ed antiche icone.
(il lavoro di restauro è continuo)

la giornata grigia non permette di apprezzare le diverse cromie.

SALVAGUARDIA DELL'ELEFANTE ASIATICO

Milano Piazza Piemonte: Elephant Parade

AMICHE

Le amicizie più care sono state quelle che ho stretto nella prima parte della mia vita. Per prima parte intendo il periodo che si è concluso con il mio pensionamento.

Con qualcuna mi sono persa di vista da ragazzina, con altre, legate ad un lavoro precedente, dopo aver cambiato azienda. Altre amicizie si sono diluite sino a scomparire quando mi sono sposata. Altre ancora dopo il divorzio. E così via, ad ogni cambiamento è corrisposto uno stravolgimento di rapporti che pensavo non potessero mai finire. Laura, Ivana, Giuliana, Enza, Anna e indico solo qualcuno dei nomi delle mie prime amiche: di alcune ho il viso stampato nei ricordi ma non ho un nome con cui collegarlo.

Tutte le ragazze e donne con cui ho condiviso periodi di vita, mi hanno lasciato di loro un ricordo, un piacevole rimpianto.

Però, però, con due di loro non ho potuto lasciare andare fluidamente l'amicizia, il fatto di non sentirci più ne vederci, nemmeno sporadicamente, mi ha fatto e mi fa soffrire. Naturalmente ho cercato in qualche modo di mantenere un filo: caparbiamente, non mi accorgevo che era un sentimento solo mio! Ora mi sono ripromessa di chiudere definitivamente quello spiraglio (enorme) che lasciavo aperto.

Un'amica cara dei tempi passati mi è rimasta, ed è bellissimo perchè siamo la memoria l'una dell'altra di quello che eravamo, di come volevamo diventare, e possiamo testimoniarci a vicenda la fatica che abbiamo fatto per ogni minuto di gioia.

Non solo rosso a Mosca

VOLGA
(1)

LA MADRE VOLGA

una sua figlia contenta

VERSO LE VACANZE

Helsinki
un giorno di pioggia

Granada giardini islamici

IL VENTO CONTINUA

CORDOBA - barrio de la Juderia

(ringrazio la mia docente)

FINALMENTE!

SIVIGLIA

















Reales Alcazares